CASTIGLION FIBOCCHI(AR) - Il Trofeo Remo Corti-Wilmo Botarelli e' stato come sempre la festa dei grandi numeri, per i tanti partecipanti, quasi 400, e per i molti ospiti e personaggi che si sono dati appuntamento alla "Doccia" tra Castiglion Fibocchi ed Arezzo, tra i quali il prefetto di Arezzo, dott. Salvatore Montanaro, il questore della stessa citta', dott. Felice Ferlizzi, il presidente della Provincia aretina Roberto Vasai, quello della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco con il presidente onorario Alfredo Martini, il presidente della Commissione Arbitri Nazionale di calcio Marcello Nicchi e tanti altri. Una serata dedicata da Ezio Mannucci, dai suoi collaboratori piu' stretti, Giuseppe Fabbrini, Sirio Chiodini, Fabrizio Carnasciali, Apollo Solenni e dall'Us Fracor Modolo Pratomagno, agli atleti protagonisti del Trofeo Corti nel biennio 2008-2009. Lo ha vinto in entrambi gli anni il bravissimo Leonardo Pinizzotto del Team Hoppla' Seano Bellissima e tra i suoi antagonisti più bravi, l'australiano Patrick Shaw, il russo Alexander Zhdanov, Pierpaolo De Negri e Paolo Centra. Premiate anche le societa' di appartenenza dei protagonisti del premio cosi' come i direttori sportivi, da Simone Borgheresi a Francesco Ghiare', Leonardo Gigli, Marcello Massini, Fabio Trinci. Numerosi gli altri premi consegnati in occasione della serata come ai tanti ex corridori presenti, al prefetto ed al questore di Arezzo, al comandante della Polstrada di Arezzo dott. Carmine Tabarro. Il Memorial Daniele Angelini al giovane Kristian Sbaragli, il premio alla carriera per Roberto Petito; il Memorial Matteo Radicchi ad Alessandro Fantini, quello nel ricordo di Fabrizio Camiciottoli per il professionista aretino Daniele Bennati, il premio Giovanni Tognaccini a Giuseppe Petito, ed ancora un riconoscimento particolare per Palmiro Masciarelli, team manager di Acqua e Sapone Caffe' Mokambo. Infine a chiudere la splendida serata, il Trofeo Wilmo Botarelli consistente in una lanterna d'oro, simbolo di luce che deve sempre illuminare nei gesti e nelle azioni di tutti i giorni chi la riceve. Per la prima volta nella storia di questo premio Ú stata una donna, la dottoressa Maria Cristina Gabriotti, segretario generale della Federazione Ciclistica Italiana a riceverla dalle mani di Renato Di Rocco e Roberto Vasai, presidenti della Federciclismo e della Provincia di Arezzo.
ANTONIO MANNORI
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