Se Bani spara a zero, l'Ambra Cavallini Vangi querela, respingendo le accuse al mittente. A parlare e' Cristiano Viciani vicepresidente e amministratore delegato del team: "Siamo sorpresi per le dichiarazioni di Bani. Dopo la sentenza del Tribunale Antidoping il ragazzo e' stato avvicinato dal team professionistico "Amore & Vita" e ora, a sorpresa, spuntano queste affermazioni che discreditano la nostra societa', tanto che per difendere la nostra immagine abbiamo deciso di querelare l'atleta. Noi ci sentiamo tranquilli e sereni come ho gia' spiegato alla procura del Coni. In quell'occasione e' stato sentito tutto lo staff tecnico e contro nessuno di noi e' stato preso un provvedimento disciplinare. Respingiamo inoltre l'accusa di un doping di squadra. Lo stesso Bani, nel periodo maggio-giugno, quando era al top della condizione, fu sottoposto ad accertamenti dall'Uci ed e' risultato negativo. Ai Campionati Italiani anche il compagno Mirko Trosino e' stato sottoposto a antidoping, ma lui a differenza di Bani Ú risultato negativo"
"Nella nostra societa' esiste un protocollo sanitario rigido - insiste Viciani - e nessun atleta puo' acquistare o assumere integratori. E' la societa' che pensa all'approvvigionamento dei prodotti farmaceutici con regolare prescrizione del nostro medico sociale, e sempre noi, attraverso un infermiere professionale, pensiamo a somministrare i complessi vitaminici agli atleti quando sono in ritiro. Certo, quando i ragazzi sono a casa loro non possiamo controllarli e Bani era uno di quelli che in ritiro veniva pochissimo, di solito solo il sabato. Non abbiamo mai abbandonato il ragazzo - conclude Viciani - e per capire fino in fondo cosa fosse successo ci siamo appoggiati ad un legale per permettere all'atleta di fare ricorso. Ma anche alle controanalisi e' risultato positivo"
da La Nazione di Empoli
di Irene Puccioni
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