LIVORNO.- Siamo in imbarazzo nel ricordare Osvaldo Ferrini, il dirigente livornese che ci ha lasciati questa mattina, quando ha chiuso per sempre gli occhi nella sua Livorno dove risiedeva da sempre. In imbarazzo perche' Ferrini lo possiamo ricordare come dirigente del Coni Provinciale di Livorno, impegnato come dipendente del Comune, addetto attento agli impianti sportivi, oppure come dinamico promotore di tante altre iniziative. Ma pensiamo che Osvaldo sara' felice se lo ricordiamo come dirigente del ciclismo, dove ha scalato i vari gradini, prima Fiduciario Provinciale, poi nella Commissione Tecnica regionale (per gli aspetti tecnici dell'attivita' Osvaldo aveva un debole), nel Comitato Regionale Toscano, per tanti anni presidente dello stesso. Da massimo dirigente del ciclismo toscano alla vice presidenza nazionale della Federazione Ciclistica Italiana, portatore della sua esperienza, sempre preziosa, intelligente, del suo entusiasmo e della sua passione. In questo ruolo capo delegazione e rappresentante della Federciclismo in occasione di importanti e prestigiosi eventi. Superfluo aggiungere dei tanti premi che questa lunga e brillante carriera dirigenziale nel ciclismo gli hanno riservato. Da qualche anno aveva rallentato il suo impegno, ma seguiva sempre lo sport amato per tutta la vita in tv, sui giornali e si informava. La notizia della sua morte ha resto tristi tutti, perche' Osvaldo Ferrini era personaggio stimato ed amato e tante le espressioni di cordoglio che sono giunte dal mondo del ciclismo e non solo. Nel pomeriggio alle Cappelle del Commiato di Livorno, ha espresso il cordoglio di tutto il ciclismo toscano, il presidente del CRT Riccardo Nencini, cosi' come ha espresso il cordoglio personale e quello di tutta la Federazione Ciclistica Italiana, il presidente Renato Di Rocco, assieme a tante persone che lo conoscevano anche al di fuori dell'ambito sportivo e del ciclismo in particolare. Di lui ricordiamo tanta anni fa il premio "Ruota D'Oro" assegnatogli dall'Ocip di Pistoia durante una cerimonia alle Panteraie di Montecatini Terme. In quella occasione ricevette lo stesso premio anche chi scrive, e Osvaldo Ferrini nel suo intervento ebbe a dichiarare: " Una Ruota D'Oro per continuare a pedalare ancora a lungo" e Lui sicuramente lo ha fatto, con grande partecipazione, slancio, entusiasmo, passione e competenza. Alla famiglia di Osvaldo Ferrini le espressioni del piu' vivo cordoglio da parte di tutte le componenti del ciclismo nazionale ad ogni livello e del presidente Renato Di Rocco, cosi' come di tutto il movimento ciclistico toscano con il presidente Riccardo Nencini. Ciao Osvaldo, anche per chi ha scritto queste righe sei stato un maestro.
ANTONIO MANNORI
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