Il terremoto non ferma la grinta dei ciclisti ferraresi
Da quella terribile scossa in piena notte delle 4.04 di domenica 20 maggio tutto e' cambiato nelle zone colpite fortemente dal terremoto. Paura, angoscia, smarrimento, incredulita', sensazione di impotenza davanti alla forza distruttiva della natura. Difficile ricostruire e ripartire, ma bisogna farlo, al piu' presto, anche se le scosse continuano e il morale e' a terra. Famiglie che hanno perduto casa e lavoro in venti secondi, chi solo il lavoro, chi in casa non ci dorme piu'. Ma lo sport e' un ottimo veicolo per rialzare la testa e per dimenticare, purtroppo solo per qualche ora, il dramma del sisma. Noi del ciclismo siamo fortunati, ci basta una bicicletta, una strada, un caschetto e un pulmino. Allenamenti e gare. Tanti altri amici non possono piu' terminare la stagione calcistica perche' i campi sono occupati dalle tendopoli, altri hanno chiuso anticipatamente le attivita' in palestre, perche' inagibili. Ma noi del ciclismo non ci siamo fermati, ci hanno chiuso la pista a Cento ma abbiamo le strade. Dormiamo in tenda, dormiamo in auto o in camper, se dormiamo. Ma in gruppo siamo svegli. La scuola e' gia' finita, ma nessuno e' contento, perche' le crepe sui muri della propria classe hanno ucciso una parte della nostra vita. Ci e' rimasto il ciclismo a riempire le giornate, a trascorrere qualche ora senza il pensiero delle scosse e lontano dalla tristezza della gente.
Il terremoto ci ha tolto qualcosa che ci apparteneva, ma ci ha chiesto carattere, determinazione, forza e noi abbiamo risposto subito. I nostri ragazzi stanno scrivendo pagine di sport, pagine di ciclismo indimenticabili, che strappano un sorriso tra gli infiniti articoli e foto di crolli e macerie che riempiono i giornali locali.
Prima l'allievo della Stella Alpina Patrick Pola, atleta di San Carlo, paese fortemente colpito dalla prima scossa del 20 maggio, aveva illuminato Zola Predosa con una cavalcata solitaria, ben sostenuto alle spalle dal compagno Nicola Borghi, poi sono arrivate le perle di Matteo Donega' e Giovanni Aleotti, entrambi esordienti, a convincere tutti che il movimento ciclistico giovanile nel ferrarese non vuole mollare.
Matteo Donega', di Bondeno e portacolori della squadra Bondeno Free Bike, ha trionfato a San Giovanni di Motta di Livenza, nel trevigiano; Giovanni Aleotti, di Finale Emilia, (nella foto) esordiente della Stella Alpina di Renazzo, ha rotto il ghiaccio a Villafontana di Medicina. Senza dimenticare i piazzamenti dei ragazzi di Sancarlese e Codifiume. In questi paesi dove la vita e l'energia della gente si e' affievolita, dove i centri storici sono anime silenziose, pietre, serrande chiuse, nastri e transenne, sono umili ragazzi di 13 e 16 anni a dare un segnale alla popolazione che il guerriero ferito cammina ancora piu' veloce di prima.
Simone Frigato
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