Curiamo, con quali difficolta' gli addetti ai lavori sanno, una squadra di Esordienti ed Allieve Donne, attualmente in Trentino per un breve stage di vacanza/allenamento.
In un primo tempo si era pensato di partecipare Domenica 24/6 ad una gara femminile (ce ne sono 2 in Italia: Treviso e Cesano Maderno) ma si svolgono nella mattinata e per giungere sul posto servono oltre 3 ore di macchina, per cui avremmo dovuto partire alle 5 del mattino, oppure sostenere ingenti spese di pernottamento, che non possiamo permetterci.
Avevamo ripiegato su una gara maschile piu' prossima, individuata a Monticelli Brusati (BS), i cui organizzatori ci avrebbero accolto volentieri, ma a questo punto e' intervenuto il Comitato Regionale Lombardo facendo divieto agli organizzatori di accettare le iscrizioni in presenza di una gara femminile in regione: se vogliono correre vanno a Cesano Maderno (sic!). A nulla e' valsa la perorazione del Comitato Regionale Emiliano.
Ma in base a quale norma e' vietata la partecipazione femminile alle gare maschili? Molte regioni, a difesa delle proprie gare femminili, pongono paletti, ma i divieti si applicano solo ai tesserati della stessa regione (per il Triveneto delle 3 regioni), tant'e' che le nostre ragazze hanno partecipato talvolta e senza problemi a gare in Veneto pur in presenza di gare femminili nel Triveneto, e mai ci siamo visti rifiutare iscrizioni a gare fuori regione.
Certo, il presente puo' essere un caso limite, ma che ne pensano gli Organi centrali della Federazione? Come al solito nasconderanno la testa sotto la sabbia, lasciando che ognuno "balli con sua nonna", e che i problemi si risolvano da soli.
Ed a proposito del problema ruote, cosa significa "ruote standard"? In Emilia si parte solo raggi rotondi, in Veneto gli Esordienti corrono con raggi piatti di 4 mm. Ai Campionati Italiani, se il Presidente di Giuria sara' emiliano i veneti rischiano di non partire, se sara' veneto i non veneti saranno penalizzati (se e' vero che i raggi piatti ampi danno vantaggi).
lettera firmata
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