Quando mi hanno proposto di candidarmi, mi sono sentito lusingato. Dagli anni Sessanta ad oggi il ciclismo bresciano ha potuto contare su dirigenti molto qualificati, che hanno ottenuto risultati di rilievo in termini organizzativi e di stimolo del movimento. Ora mi sento pronto insieme ai tanti amici e appassionati del mondo delle due ruote a valorizzare al meglio questo patrimonio. Non e' discorso di vecchio e nuovo, ma di una genealogia bresciana ed una tradizione da proiettare nel futuro e proporre ad esempio a livello regionale e nazionale. Bisogna evitare che chi e' da troppi anni nell'ambiente si lasci arrugginire dai meccanismi della quotidianita' e magari non sappia individuare le energie nuove che le Societa' ciclistiche bresciane possono e vogliono esprimere.
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